Vittorio Emanuele III di Savoia (1900-1936) Re · Regno d'Italia

5 lire · 1911 · Italia e Roma genitrice · Roma · Argento

5 lire d'argento, coniato nel 1911 a Roma · Argento (Ag) 900‰ · ø 37 mm · peso 25 g · asse di conio a 0° · 60.000 pezzi prodotti · Rara

Dritto

VITTORIO  EMANVELE  III  RE  D'ITALIA

Testa del re volta a sinistra. Nell'esergo, D • TRENTACOSTE // L • GIORGI INC •.

Rovescio

La figura dell'Italia in piedi presso il monumento della gran Madre Roma, da cui riceve un globo, tra 1861-1911 e L•5 // R •; nello sfondo vi è una nave da guerra a vapore ornata di festoni e, sulla prora, dello scudo sabaudo della croce coronato, più avanti, a sinistra, un aratro ornato di una ghirlanda di fiori.

Contorno

✽ FERT ✽ nodo ✽ FERT ✽ nodo ✽ FERT ✽ nodo (in incuso)

5 lire · Italia e Roma genitrice · Argento

1375
1911 · Roma (R) · R · camera_alt
Altre informazioni

Per commemorare il 50° anniversario della proclamazione del regno d'Italia, furono coniate, in forza del RD 830/1910, delle monete da 50 lire in oro, da 5 lire e 2 lire in argento e da 10 centesimi in bronzo; questa serie è oggi conosciuta con la denominazione di "Cinquantenario". La coniazione di queste monete fu decisa, su proposta del Presidente, durante la seduta della Commissione monetaria del 18 gennaio 1910, nel corso della quale fu scelto all'unanimità il Prof. Domenico Trentacoste quale modellista ed a cui, dopo avere scartato l'idea di raffigurare nella serie monetale in oggetto il monumento a Vittorio Emanuele II, fu lasciata carta bianca nella scelta dei modelli. Nella seduta del 7 maggio del 1910 il Trentacoste presentò alla Commissione un modello per il dritto e due per il rovescio delle monete. Dopo avere decretato un unanime plauso all'autore dei modelli, la Commissione decise di adottare, oltre a quello del dritto, entrambi i modelli del rovescio; uno da utilizzarsi, il più largo nelle linee e con carattere di maggiore ampiezza, per le monete più piccole (2 lire e 10 centesimi) e l'altro, più ricco di particolari e più minuto, per le monete più grandi (50 lire e 5 lire) [Lanfranco 1932b, p. 300].

Queste monete, riportano, nel rovescio, l'allegoria dell'Italia, generata da Roma, che, dopo cinquant'anni di regno sabaudo, da nazione prevalentemente agricola, rappresentata da un aratro infiorito (50 lire e 5 lire) o ornato di frutti e spighe (2 lire e 10 centesimi) è diventata potenza militare, rappresentata da una nave da guerra (50 lire e 5 lire), e commerciale, rappresentata da una nave mercantile (2 lire e 10 centesimi). Carboneri [1915b, p. 843, tab. A1], ripreso poi da altri autori, descrive, probabilmente condizionato dalla presenza della nave sullo sfondo, il tipo del rovescio di questa emissione come "Italia marinara"; tuttavia, la Relazione sui Servizi della Regia Zecca del MdT [1912, pp. 35, 37, 40] non riporta mai il termine "Italia marinara" per questo tipo di monete, ma lo associa, invece, alle monete da 2 centesimi e 1 centesimo (la cui serie comprende anche quelle da 10 centesimi e 5 centesimi) coniate a partire dal 1908 e conosciute come "Italia su prora" o "Donna su prora". Delle monete da 50 lire ne circolarono solo pochi esemplari, poiché ricercati per le raccolte numismatiche [Carboneri 1915b, p. 515].

Tutte le monete di questa serie presentano l'asse del rovescio allineato a quello del dritto, contrariamente a tutte le altre della monetazione che le comprende, che riportano, invece, l'asse del rovescio ruotato di 180° rispetto a quello del dritto. Le monete in argento da 5 lire e 2 lire di questo tipo, presentano l'effigie sovrana rivolta verso sinistra e non verso destra, come era sempre avvenuto e continuerà poi ad essere per le monete di questo materiale.

Nonostante la Convenzione con la Lega monetaria latina, causa le mutate condizioni economiche, prevedesse che, a partire dal 1862, le monete in argento da 2 lire, 1 lira, 50 centesimi e 20 centesimi dovessero essere coniate con il titolo di 835 millesimi ed avere corso legale limitato, quelle da 5 lire continuarono ad essere coniate con il titolo di 900 millesimi e ad avere corso legale illimitato. In questo modo la coniazione delle monete da 5 lire in argento veniva riservata unicamente ai privati, proibendosi implicitamente allo Stato di proseguirne per proprio conto la fabbricazione. Per effetto della L 788/1862, i privati conservavano la facoltà di richiedere dalle zecche dello Stato la coniazione delle monete da 5 lire; essi, secondo quanto stabilito dal RD 370/1861, dovevano pagare, quale diritto di coniazione, 1,72222 lire per ogni chilogrammo d'argento fino lavorato; cosicché, l'argento fino monetato a pieno titolo (900 millesimi), dedotti i diritti di coniazione, veniva ad avere il valore di 220,50 lire al chilogrammo. Pertanto, il valore intrinseco delle monete d'argento a pieno titolo era di 222,22222 lire al chilogrammo. Tuttavia, a seguito di quanto stabilito dalla Convenzione addizionale della Lega monetaria latina del 31 gennaio 1874, si cercò di limitare la coniazione di queste monete e, causa la diminuzione del prezzo dell'argento, si procedette al ribasso dell'accetazione in zecca dell'argento, da 220,50 lire a 218,88 lire al chilogrammo, al fine di impedire che i privati richiedessero ingenti coniazioni con lo scopo di lucrare sulla differtenza di prezzo fra il metallo e la moneta [Carboneri 1915b, pp. 296, 299, 340-341, 482]. Successivamente, fu emanata la L 2651/1875, che autorizzava il governo a dare esecuzione alla citata Convenzione del 1874, e, nel 1877, a seguito uno scambio di note diplomatiche tra i Paesi della Lega, si decise, sempre a causa del continuo deprazzamento dell'argento, di sospendere definitivamente in tutti gli Stati la coniazione delle monete da 5 lire. Fu comunque concesso all'Italia di eseguire nel 1878 un'ulteriore coniazione, poi effettuata sia a nome di Vittorio Emanuele II sia a nome di Umberto I, nel frattempo asceso al trono d'Italia. Infine, a seguito della Convenzione della Lega monetaria latina del 5 novembre 1878, fu sancita la sospensione definitiva della coniazione delle monete da 5 lire, salvo poterla eventualmente riprendere tramite l'accordo unanime degli Stati contraenti. L'Italia, ottenne a stento la facoltà di coniare, utilizzando delle piastre borboniche giacenti presso il Tesoro, un ulteriore quantitativo di monete da 5 lire, rinunciando ad utilizzare le altre monete antiche di argento in ulteriori coniazioni del genere [Carboneri 1915b, pp. 300, 348, 477, tab.]. Tuttavia, in Italia, queste monete furono coniate anche nel, 1901, 1911 e 1914.

Le monete da 5 lire in argento, del tipo "Italia e Roma genitrice", furono coniate nel 1911 in 60.000 pezzi, per un totale di 300.000 lire [MdT 1912, p. 35; Carboneri 1915b, pp. 886-887, tab. B1; span data-note-bib=303>MdF 1940, p. 49, tab. A3].

Tra le monete aventi la legenda del contorno composta dai tre motti fert, in incuso tra nodi e rosette, se ne possono trovare alcune in cui, seppur raramente, per la consunzione, deformazione o rottura, dovuta all'usura delle lettere f, e, r e t poste in incuso sulla ghiera, uno, due o tutti i tre motti si presentano alterati in fekt, fent, fept, feri, ffkt, ffrt, fih, fikt, fkrt, iiki o iirt. Più frequentemente, invece, può capitare che, per l'errata disposizione della ghiera, vi siano delle monete che presentano la legenda del contorno impressa al contrario, ossia quando i tre motti fert appaiono capovolti rispetto alla faccia del dritto.

5 lire · 1911 · Italia e Roma genitrice · Roma · Argento

Stato scheda

Non completata

Oggetto emissione

Moneta

Tipo emissione

Commemorativa

Nominale

5 lire

Valore unità monetaria

5 lire italiane

Materiale

Argento (Ag)

Titolo

900‰

Tolleranza titolo

± 2‰

Anno

1911

Diametro

37 mm

Peso legale

25 g

Tolleranza peso

± 3‰

Peso reale

24,675/25,075 g

Asse di conio a

0° (ore 12)

Tipo del dritto

Testa nuda

Tipo del rovescio

Italia e Roma genitrice

Legenda rovescio
Tipo contorno

Con legenda

Legenda contorno
Zecca
Zecca sigla

R

Produzione

Coniazione meccanica al "molinetto" con virola e cordone

TRENTACOSTE Domenico sigla

D TRENTACOSTE

Incisore capo
GIORGI Luigi sigla

L GIORGI INC

Classe di conio

2ª Classe [contorno: debolezze]

Tiratura

60.000 pezzi prodotti

Rarità

Rara (R)

Normativa

Vittorio Emanuele III di Savoia (1900-1936) Re · Regno d'Italia

Serie

Stati italiani (dall'anno 800)

Monetazione

Regno d'Italia

Autorità

Vittorio Emanuele III di Savoia (1900-1936) Re

Dinastia

Savoia

Ramo

Carignano

Titolo

Re d'Italia

Ruolo

Re

Modalità

Legittimo

Politica

Stati indipendenti

Periodo unitario italiano

Unità monetaria

Lira italiana (17/07/1861 - 31/12/2001)

Tipi unità monetarie

Moneta effettiva (dal 17/7/1861 al 24/8/1862)

Moneta sussidiaria (dal 1914 al 1959)

Moneta sussidiaria (dal 24/8/1862 al 5/11/1878)

Moneta sussidiaria (dal 5/11/1878 al 1914)

Sistema ponderale
Unità ponderale
Anni

1901, 1902, 1903, 1904, 1905, 1906, 1907, 1908, 1909, 1910, 1911, 1912, 1913, 1914, 1915, 1916, 1917, 1918, 1919, 1920, 1921, 1922, 1923, 1924, 1925, 1926, 1927, 1928, 1929, 1930, 1931, 1932, 1933, 1934, 1935, 1936, 1937

Tipi emissione

Commemorativa

Necessità

Non emessa

Ordinaria

Per numismatici

Materiali

Argento (Ag)

Ferro (Fe)

Nichelio (Ni)

Oro (Au)

Rame (Cu)

Nominali

1 centesimo, Cu 960‰, 1 g

1 lira, Ag 835‰, 5 g

1 lira, Ni 975‰, 8 g

10 Centesimi, Cu 950‰, 5,4 g

10 Centesimi, Cu 960‰, 10 g

10 lire, Ag 835‰, 10 g

10 lire, Au 900‰, 3,2258 g

100 lire, Au 900‰, 8,799014 g

100 lire, Au 900‰, 32,258 g

2 centesimi, Cu 960‰, 2 g

2 lire, Ag 835‰, 10 g

2 lire, Ni 990‰, 10 g

20 centesimi, Ni 250‰, 4 g

20 centesimi, Ni 975‰, 4 g

20 lire, Ag 600‰, 20 g

20 lire, Ag 800‰, 15 g

20 lire, Au 900‰, 6,45161 g

20 lire, Au 900‰, 32,258 g

25 centesimi, Ni 975‰, 4 g

5 centesimi, Cu 950‰, 3,25 g

5 centesimi, Cu 960‰, 5 g

5 centesimi, Fe 750‰, 2 g

5 lire, Ag 835‰, 5 g

5 lire, Ag 900‰, 25 g

50 centesimi, Ni 975‰, 6 g

50 lire, Au 900‰, 4,399507 g

50 lire, Au 900‰, 16,129 g

Tipi del dritto

Aquila spiegata

Italia agricola

Italia seduta

Scudo sannitico

Semibusto in uniforme

Semibusto in uniforme col collare

Testa elmata

Testa nuda

Iscrizione dritto
Tipi del rovescio

Ape su fiore

Aquila romana

Aquila spiegata

Fante vittorioso

Fascio littorio

Giustizia su quadriga di leoni

Italia aratrice

Italia e Roma genitrice

Italia marinara

Italia su biga briosa

Italia su quadriga briosa

Italia su quadriga veloce

Libertà librata

Littore

Littore e Italia genitrice

Scudo triangolare

Spiga

Valore entro esagono

Valore entro semicorona di alloro e quercia

Valore su due rami di alloro

Legende rovescio
Tipi contorno

Con legenda

Godronato

Liscio

Legenda contorno
Zecca

Roma, R

Produzioni

Coniazione meccanica al "molinetto" con virola e cordone

Coniazione meccanica con presse monetarie rapide

Capi incisori

GIORGI Luigi, Senza marchio, Roma

GIORGI Luigi, L G I, Roma

GIORGI Luigi, L GIORGI I, Roma

GIORGI Luigi, L GIORGI INC, Roma

MOTTI Attilio Silvio, Senza marchio, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A M, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A M INC, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A MOTTI, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A MOTTI INC, Roma

SPERANZA Filippo, Senza marchio, Roma

SPERANZA Filippo, S, Roma

SPERANZA Filippo, SPERANZA, Roma

Modellisti

BISTOLFI Leonardo, [LB]ISTOLFI M (L B in nesso), Roma

BONINSEGNA Egidio, E BONINSEGNA M, Roma

BROZZI Renato, R BROZZI, Roma

CALANDRA Davide, D CALANDRA, Roma

CALANDRA Davide, D CALANDRA M, Roma

CANONICA Pietro, Senza marchio, Roma

CANONICA Pietro, P C M, Roma

CANONICA Pietro, P CANONICA M, Roma

MISTRUZZI Aurelio, MISTRVZZI, Roma

MORBIDUCCI Publio, P MORBIDVCCI, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A MOTTI, Roma

ROMAGNOLI Giuseppe, Senza marchio, Roma

ROMAGNOLI Giuseppe, G R M, Roma

ROMAGNOLI Giuseppe, G ROMAGNOLI, Roma

TRENTACOSTE Domenico, D TRENTACOSTE, Roma

Gigante Fabio
Fabio Gigante
Monete del Regno d'Italia e delle sue Colonie
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