Vittorio Emanuele III di Savoia (1900-1936) Re · Regno d'Italia

5 lire · 1934 · Aquila romana · Roma · Argento

5 lire d'argento, coniato nel 1934 a Roma · Argento (Ag) 835‰ · ø 23 mm · peso 5 g · asse di conio a 180° · 50 pezzi prodotti · Rarissima

Dritto

VITTORIO • EMANVELE • III • RE • D'ITALIA •

Testa del re volta a sinistra. Nell'esergo, lungo il bordo, G • ROMAGNOLI // A • MOTTI • INC •.

Rovescio

Aquila romana rivoltata, poggiante con gli artigli sul fascio littorio con la scure a destra rivolta verso l'alto; nel campo, a sinistra, R // 1934. Nell'esergo, L. 5.

Contorno

✽ FERT ✽ nodo ✽ FERT ✽ nodo ✽ FERT ✽ nodo (in incuso)

Altre informazioni

Queste monete, che avevano corso legale ma non erano destinate alla circolazione, furono coniate, in numero limitato, appositamente per essere vendute dalla zecca ai collezionisti che ne facevano richiesta. Lo scopo era quello di conservare la sequenza delle date della monetazione di Vittorio Emanuele III e per questo motivo la direzione generale del Tesoro autorizzò la zecca a coniare ogni anno, a partire dal 1926, un certo numero di monete in corso, delle quali non fosse prevista una contemporanea emissione ordinaria, nei tagli e nei tipi prescritti dai decreti vigenti e rimanendo entro i limiti dei contingenti per ciascuna di esse stabiliti: che è quanto dire nella forma più ortodossa e regolare possibile [D'Incerti 1956, p. 139]. A proposito di queste monete Vittorio Emanuele III ebbe a dire che "La denominazione di 'monete per i collezionisti' servirà soltanto per noi contemporanei che conosciamo le ragioni che ne hanno determinato l'emissione. I posteri, anche di una sola generazione, considereranno queste monete alla stessa stregua delle altre, e non faranno la distinzione che noi facciamo, aprioristicamente ed erroneamente. Sono tanto convinto di questo, che comprenderò queste monete, che non hanno avuto l'onore di circolare, nel volume del Corpus [mai pubblicato] che tratterà le aggiunte al primo" [ibid., p. 145]. Trattandosi dunque di monete regolari a tutti gli effetti, noi, pur indicandone l'origine, le cataloghiamo insieme a quelle ordinarie, ritenendo che esse siano determinanti per il completamento della collezione delle monete di Vittorio Emanuele III.

5 lire · Aquila romana · Argento

Altre informazioni

Le monete da 5 lire in argento del tipo "Aquila romana" furono coniare, assieme alle monete da 10 lire in argento del tipo "Italia su biga briosa", per provvedere alla sostituzione dei biglietti di Stato da 10 lire, la cui emissione fu sospesa. Il loro potere liberatorio, per i pagamenti tra privati, fu fissato a 500 lire e le prime monete furono emesse il 12 ottobre 1926 [MdF 1940, pp. 32, 59, tab. II]. Le monete di questo tipo datate 1931, 1932, 1933, 1934 e 1935, furono prodotte, in numero limitato, appositamente per i numismatici [ibid., p. 42, tab.].

In origine si era pensato di emettere le nuove monete da 10 lire e 5 lire in nichelio e con un grande diametro. Tuttavia, con ciò si sarebbe confermata nel popolo l'impressione che si volesse continuare a percorrere la via dell'inflazione monetaria. Per questo motivo il governo nazionale volle compiere uno sforzo per rivalutare la lira e ciò si sarebbe potuto realizzare solo ritornando a battere moneta di metallo pregiato. Infatti, una moneta d'argento, pur non avendo l'intrinseco di metallo uguale al valore nominale, portava con sè una parte della sua riserva aurea. Pertanto, la moneta d'argento, ritirata dalla circolazione nel periodo dell'inflazione, si apprestava a fare il suo ritorno con l'inizio del periodo della deflazione attivato dalla rivalutazione della lira [Lanfranco 1933c, p. 267]. Quando, nel 1926, fu decretata l'istituzione delle nuove monete d'argento da 10 lire e 5 lire fu stabilito, inizialmente, di ristampare le vecchie monete d'argento da 2 lire e 1 lira, ritirate dalla circolazione nel 1917, fissando, per le nuove monete da 10 lire e 5 lire, le medesime caratteristiche delle vecchie monete da 2 lire e 1 lira. Pertanto, queste nuove monete, che poi dovettero invece essere coniate su tondelli regolarmente fabbricati mediante la rifusione delle citate vecchie monete, furono emesse colle caratteristiche delle vecchie monete da 2 lire (il 10 lire) e 1 lira (il 5 lire) [Lanfranco 1934, pp. 37-38].

Per consentire una rapida fornitura di queste monete, si decise di alleggerire il lavoro delle officine della zecca, preposte alla preparazione dei tondelli, ricorrendo all'industria privata, nella fattispecie alla Società Metallurgica Italiana (che per prima aveva affrontato e risolto, in Italia, il problema della fabbricazione dei tondelli di nichelio puro e disponeva di importanti impianti e tecnici specializzati per questo tipo di lavorazione di grande precisione), commissionandole una fornitura di circa 660 tonnellate di tondelli d'argento, ricavati dalla trasformazione del medesimo quantitativo d'argento contenuto nelle vecchie monete logore divisionali da una e due lire ritirate dalla circolazione. Per contraddistinguere i tondelli prodotti dalla succitata società, rispetto a quelli prodotti dalla zecca, si pensò di modificare leggermente la composizione della legenda incisa, sul loro contorno, prima della coniazione della moneta. In sostanza, nei tondelli di produzione privata si spostò la rosetta interna dei due motti fert laterali, posizionandola dopo il relativo nodo d'amore, così che il terzo motto fert, quello centrale rispetto agli altri due, risultasse essere preceduto e seguito da due rosette anziché da una. Questo lo schema: ✽ fert ✽ nodo ✽ fert ✽ nodo ✽ fert ✽ nodo, tondelli fabbricati dalla zecca; ✽ fert nodo ✽ ✽ fert ✽ ✽ nodo fert ✽ nodo, tondelli fabbricati dalla Società Metallurgica Italiana [Lanfranco 1933c, p. 272]. Questi tondelli, con la variante sul contorno, sono quelli utilizzati per coniare le monete datate 1927, 1928 e 1929, che, pertanto, presentano entrambi i tipi di contorno.

La legenda del contorno di queste monete si presenta assai raramente integra; infatti, tutti gli elementi che la compongono: rosette, nodi d'amore e motti "FERT", appaiono, generalmente, incisi debolmente e spesso quasi mancanti, questo a causa della forte pressione di stampa che cancellò in parte l'incisione del contorno [Lanfranco 1934, p. 38].

Le monete da 5 lire in argento, del tipo "Aquila romana", furono coniate dal 1926 al 1935, complessivamente, in 161.528.250 pezzi, per un totale di 807.641.250 lire [MdF 1940, pp. 40, 42, tabb.].

Le monete in argento da 10 lire, del tipo "Italia su biga briosa", e da 5 lire, del tipo "Aquila romana", furono ritirate dalla circolazione secondo le norme impartite dal RDL 874/1935. In sostanza, queste monete, emesse per sostituire i vecchi biglietti di Stato, furono ritirate per fare posto ai nuovi biglietti di Stato.

Tra le monete aventi la legenda del contorno composta dai tre motti fert, in incuso tra nodi e rosette, se ne possono trovare alcune in cui, seppur raramente, per la consunzione, deformazione o rottura, dovuta all'usura delle lettere f, e, r e t poste in incuso sulla ghiera, uno, due o tutti i tre motti si presentano alterati in fekt, fent, fept, feri, ffkt, ffrt, fih, fikt, fkrt, iiki o iirt. Più frequentemente, invece, può capitare che, per l'errata disposizione della ghiera, vi siano delle monete che presentano la legenda del contorno impressa al contrario, ossia quando i tre motti fert appaiono capovolti rispetto alla faccia del dritto.

5 lire · 1934 · Aquila romana · Roma · Argento

Stato scheda

Non completata

Oggetto emissione

Moneta

Tipo emissione

Per numismatici

Nominale

5 lire

Valore unità monetaria

5 lire italiane

Materiale

Argento (Ag)

Titolo

835‰

Tolleranza titolo

± 3‰

Anno

1934

Diametro

23 mm

Peso legale

5 g

Tolleranza peso

± 5‰

Peso reale

4,726/5,025 g

Asse di conio a

180° (ore 6)

Tipo del dritto

Testa nuda

Tipo del rovescio

Aquila romana

Legenda rovescio
Tipo contorno

Con legenda

Legenda contorno
Zecca
Zecca sigla

R

Produzione

Coniazione meccanica con presse monetarie rapide

Modellista
ROMAGNOLI Giuseppe sigla

G ROMAGNOLI

Incisore capo
MOTTI Attilio Silvio sigla

A MOTTI INC

Classe di conio

3ª Classe [contorno: debolezze]

Tiratura

50 pezzi prodotti

Rarità

Rarissima (R3)

Vittorio Emanuele III di Savoia (1900-1936) Re · Regno d'Italia

Serie

Stati italiani (dall'anno 800)

Monetazione

Regno d'Italia

Autorità

Vittorio Emanuele III di Savoia (1900-1936) Re

Dinastia

Savoia

Ramo

Carignano

Titolo

Re d'Italia

Ruolo

Re

Modalità

Legittimo

Politica

Stati indipendenti

Periodo unitario italiano

Unità monetaria

Lira italiana (17/07/1861 - 31/12/2001)

Tipi unità monetarie

Moneta effettiva (dal 17/7/1861 al 24/8/1862)

Moneta sussidiaria (dal 1914 al 1959)

Moneta sussidiaria (dal 24/8/1862 al 5/11/1878)

Moneta sussidiaria (dal 5/11/1878 al 1914)

Sistema ponderale
Unità ponderale
Anni

1901, 1902, 1903, 1904, 1905, 1906, 1907, 1908, 1909, 1910, 1911, 1912, 1913, 1914, 1915, 1916, 1917, 1918, 1919, 1920, 1921, 1922, 1923, 1924, 1925, 1926, 1927, 1928, 1929, 1930, 1931, 1932, 1933, 1934, 1935, 1936, 1937

Tipi emissione

Commemorativa

Necessità

Non emessa

Ordinaria

Per numismatici

Materiali

Argento (Ag)

Ferro (Fe)

Nichelio (Ni)

Oro (Au)

Rame (Cu)

Nominali

1 centesimo, Cu 960‰, 1 g

1 lira, Ag 835‰, 5 g

1 lira, Ni 975‰, 8 g

10 Centesimi, Cu 950‰, 5,4 g

10 Centesimi, Cu 960‰, 10 g

10 lire, Ag 835‰, 10 g

10 lire, Au 900‰, 3,2258 g

100 lire, Au 900‰, 8,799014 g

100 lire, Au 900‰, 32,258 g

2 centesimi, Cu 960‰, 2 g

2 lire, Ag 835‰, 10 g

2 lire, Ni 990‰, 10 g

20 centesimi, Ni 250‰, 4 g

20 centesimi, Ni 975‰, 4 g

20 lire, Ag 600‰, 20 g

20 lire, Ag 800‰, 15 g

20 lire, Au 900‰, 6,45161 g

20 lire, Au 900‰, 32,258 g

25 centesimi, Ni 975‰, 4 g

5 centesimi, Cu 950‰, 3,25 g

5 centesimi, Cu 960‰, 5 g

5 centesimi, Fe 750‰, 2 g

5 lire, Ag 835‰, 5 g

5 lire, Ag 900‰, 25 g

50 centesimi, Ni 975‰, 6 g

50 lire, Au 900‰, 4,399507 g

50 lire, Au 900‰, 16,129 g

Tipi del dritto

Aquila spiegata

Italia agricola

Italia seduta

Scudo sannitico

Semibusto in uniforme

Semibusto in uniforme col collare

Testa elmata

Testa nuda

Iscrizione dritto
Tipi del rovescio

Ape su fiore

Aquila romana

Aquila spiegata

Fante vittorioso

Fascio littorio

Giustizia su quadriga di leoni

Italia aratrice

Italia e Roma genitrice

Italia marinara

Italia su biga briosa

Italia su quadriga briosa

Italia su quadriga veloce

Libertà librata

Littore

Littore e Italia genitrice

Scudo triangolare

Spiga

Valore entro esagono

Valore entro semicorona di alloro e quercia

Valore su due rami di alloro

Legende rovescio
Tipi contorno

Con legenda

Godronato

Liscio

Legenda contorno
Zecca

Roma, R

Produzioni

Coniazione meccanica al "molinetto" con virola e cordone

Coniazione meccanica con presse monetarie rapide

Capi incisori

GIORGI Luigi, Senza marchio, Roma

GIORGI Luigi, L G I, Roma

GIORGI Luigi, L GIORGI I, Roma

GIORGI Luigi, L GIORGI INC, Roma

MOTTI Attilio Silvio, Senza marchio, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A M, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A M INC, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A MOTTI, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A MOTTI INC, Roma

SPERANZA Filippo, Senza marchio, Roma

SPERANZA Filippo, S, Roma

SPERANZA Filippo, SPERANZA, Roma

Modellisti

BISTOLFI Leonardo, [LB]ISTOLFI M (L B in nesso), Roma

BONINSEGNA Egidio, E BONINSEGNA M, Roma

BROZZI Renato, R BROZZI, Roma

CALANDRA Davide, D CALANDRA, Roma

CALANDRA Davide, D CALANDRA M, Roma

CANONICA Pietro, Senza marchio, Roma

CANONICA Pietro, P C M, Roma

CANONICA Pietro, P CANONICA M, Roma

MISTRUZZI Aurelio, MISTRVZZI, Roma

MORBIDUCCI Publio, P MORBIDVCCI, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A MOTTI, Roma

ROMAGNOLI Giuseppe, Senza marchio, Roma

ROMAGNOLI Giuseppe, G R M, Roma

ROMAGNOLI Giuseppe, G ROMAGNOLI, Roma

TRENTACOSTE Domenico, D TRENTACOSTE, Roma

Gigante Fabio
Fabio Gigante
Monete del Regno d'Italia e delle sue Colonie
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