Carlo Felice di Savoia (1821-1831) · Regno di Sardegna

50 centesimi · 1823 · Scudo triangolare rialzato · Torino · Argento

50 centesimi d'argento, coniati nel 1823 a Torino · Argento (Ag) 900‰ · ø 18 mm · peso 2,5 g · asse di conio a 180° · Citazione senza riscontro materiale

Dritto

CAR • FELIX D • G • REX SAR • CYP • ET HIER •

Testa del re volta a destra; nel taglio del collo, A • L •. Nell'esergo, 1823.

Rovescio

DVX SAB • GENVAE ET MONTISF • PRINC • PED • & •

Scudo sabaudo della croce coronato, con appeso in alto il collare dell'ordine della Santissima Annunziata, tra due rami di quercia incrociati in basso. Nell'esergo, (P in ovale) C • 50 • (Testa d'aquila filante volta a sinistra).

Contorno

Liscio

Altre informazioni

Questa moneta è stata catalogata dal CNI [I, p. 444, n. 12], poi ripreso da altri autori, il quale fa riferimento al Promis [II, tav. LXXIX, n. 7], che la cataloga con il marchio p in ovale identificativo del direttore della fabbricazione della zecca di Torino Andrea Podestà, che nel 1830 sostituì Filippo Lavy il cui marchio identificativo è l in losanga. Inoltre, Promis [v. supra] cataloga questa moneta, nonostante essa riporti una data precedente a quella della RP 1824 che ne ordinava la coniazione, con l'impronta dello scudo sabaudo semplice e non inquartato, come prescriveva, invece, la precedente RP 1821. Pagani [1982, p. 11, n. 109], senza aggiungera alcuna nota, fa riferimento al CNI [v. supra] ma lo corregge e attribuisce arbitrariamente a questa moneta il marchio l in losanga; infine, Simonetti [II, p. 275, nn. 12/1-12/2] riporta la moneta catalogata dal CNI [v. supra] con il marchio p in ovale e, riprendendo Pagani [1965, n. 109, edizione precedente a quella del 1982, da noi utilizzata, ma con la stessa numerazione], aggiunge la moneta con il marchio l in losanga, non avvedendosi che la catalogazione di quest'ultimo autore è, di fatto, una correzione, priva di riscontri, della moneta segnalata dal CNI [v. supra]. Simonetti [II, p. 280, nota 12], considera entrambe le monete da lui catalogate dei progetti. Noi cataloghiamo questa moneta riprendendo le indicazioni del Promis [v. supra] e del CNI [v. supra], aggiungendo che, viste le caratteristiche illustrate dal Promis [v. supra], dovrebbe essere stata coniata non prima del 1830 e non essere un progetto, così come indicato da Simonetti [v. supra]. Se, invece, Promis [v. supra] si fosse sbagliato nella descrizione della moneta, tornerebbe valida l'ipotesi della moneta campione, così come l'ha definita Carboneri [1915b, pp. 854-855, tab. B] che, stando così le cose, dovrebbe essere stata coniata nel 1823 con il marchio l e con l'impronta dello scudo inquartato, così come per i campioni da 2 lire e 1 lira del 1823. Tuttavia, di questa moneta, non si conosce alcun esemplare.

50 centesimi · Scudo triangolare rialzato · Argento

Altre informazioni

Il CNI [I, pp. 449, nn. 91, 98], ripreso poi da altri autori, cataloga le monete da 50 centesimi 1830 e 1831 per Torino con il marchio l in losanga, di cui non si conosce alcun esemplare (occorrerebbe verificare gli esemplari segnalati nella collezione reale), e non cita invece quelle con il marchio p in ovale, monete reperibili sul mercato anche se quella datata 1831 è rarissima. A tale proposito occorre segnalare che il CNI, dopo avere ben descritto una moneta di riferimento, cataloga tutte le altre monete che seguono o con l'abbreviazione "Id." di idem o con la semplice indicazione della località ospitante la zecca. Quindi, è del tutto plausibile l'ipotesi che, in fase di catalogazione non si sia tenuto conto del cambio di marchio del direttore della fabbricazione della zecca di Torino, che nel 1830 divenne Andrea Podestà (identificato dal marchio p in ovale) in luogo di Filippo Lavy (identificato dal marchio l in losanga), oppure che gli autori che si sono riferiti al CNI, proprio in virtù di una non agevole consultazione del testo, non abbiano catalogato correttamente queste monete. Noi riteniamo che la monete in oggeto, catalogate dal CNI [v. supra], possano essere, in realtà, quelle con il marchio p in ovale.

Pagani [1982, p. 11, nn. 110, 116], ripreso poi da altri autori, cataloga le seguenti monete, riprendendole dal Dotti, Rolla [1927, pp. 41, 44, nn. 64, 116], che non cita alcuna fonte e verosimilmente si rifà ai quantitativi indicati da Carboneri [1915b, pp. 854-857, tab. B]: 50 centesimi 1824 Torino (che Carboneri indica come prova dal quantitativo coniato sconosciuto) e 50 centesimi 1828 Genova (194.050 pezzi coniati). Queste monete non sono state catalogate né da Promis [II] né dal CNI [I]; inoltre, di queste monete non si conosce alcun esemplare e si ritiene che i quantitativi di produzione segnalati da Carboneri [v. supra] siano stati usati per coniare, in quegli anni, monete da 50 centesimi in argento con date differenti.

Le monete da 50 centesimi in argento furono coniate dal 1823 al 1831, complessivamente, in 3.520.097 pezzi, per un totale di 1.760.048 lire e 50 centesimi [Carboneri 1915b, pp. 854-859, tab. B].

Scudo triangolare rialzato

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Stato scheda

Non completata

Oggetto emissione

Moneta

Tipo emissione

Ordinaria

Nominale

50 centesimi

Valore unità monetaria

0,50 lire nuove di Piemonte

Materiale

Argento (Ag)

Titolo

900‰

Anno

1823

Diametro

18 mm

Peso legale

2,5 g

Peso reale

2,37/2,51 g

Asse di conio a

180° (ore 6)

Tipo del dritto

Testa nuda

Tipo del rovescio

Scudo triangolare rialzato

Tipo contorno

Liscio

Zecca
Zecca sigla

Testa d'aquila filante volta a sinistra

Produzione

Coniazione meccanica al "molinetto" con virola e cordone

Incisore capo
LAVY Amedeo sigla

A L

Direttore della fabbricazione

PODESTÀ Luca

PODESTÀ Luca sigla

P in ovale

Classe di conio

1ª Classe [nessun difetto di conio]

Rarità

Citazione senza riscontro materiale (R7)

Normative

Carlo Felice di Savoia (1821-1831) · Regno di Sardegna

Serie

Stati italiani (dall'anno 800)

Monetazione

Regno di Sardegna

Autorità

Carlo Felice di Savoia (1821-1831)

Dinastia

Savoia

Ramo

Bresse

Titolo

Re di Sardegna

Ruolo

Re

Modalità

Legittimo

Politica

Stati indipendenti

Stati preunitari italiani

Tipo sistema monetario
Unità monetaria

Lira nuova di Piemonte (06/08/1816 - 23/08/1861)

Tipo unità monetaria

Moneta effettiva (dal 6/8/1816 al 26/10/1826)

Sistema ponderale
Unità ponderale
Anni

1821, 1822, 1823, 1824, 1825, 1826, 1827, 1828, 1829, 1830, 1831

Tipo emissione

Ordinaria

Materiali

Argento (Ag)

Oro (Au)

Rame (Cu)

Nominali

1 centesimo, Cu 1.000‰, 2 g

1 lira, Ag 900‰, 5 g

2 lire, Ag 900‰, 10 g

20 lire, Au 900‰, 6,45 g

25 centesimi, Ag 900‰, 1,25 g

3 centesimi, Cu 1.000‰, 6 g

40 lire, Au 900‰, 12,9 g

5 centesimi, Cu 1.000‰, 10 g

5 lire, Ag 900‰, 25 g

50 centesimi, Ag 900‰, 2,5 g

80 lire, Au 900‰, 25,8 g

Tipo del dritto

Testa nuda

Tipo del rovescio

Scudo triangolare rialzato

Tipi contorno

Con legenda

Liscio

Legenda contorno
Zecche

Genova, Ancora

Torino, Testa d'aquila filante volta a sinistra

Produzione

Coniazione meccanica al "molinetto" con virola e cordone

Direttori della fabbricazione

LAVY Filipo, L in losanga, Torino

PODESTÀ Andrea, P in ovale, Genova

PODESTÀ Luca, P in ovale, Torino

PODESTÀ Luca, P in ovale, Genova

Incisore

VEGLIA Maurizio, Senza marchio, Torino

VEGLIA Maurizio, M V, Torino

Capi incisori

FERRARIS Giuseppe, F, Torino

LAVY Amedeo, A L, Torino

LAVY Amedeo, A LAVY, Torino

Gigante Fabio
Fabio Gigante
Monete del Regno di Sardegna
Digital Encyclopedic Edition
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