Vittorio Emanuele III di Savoia (1900-1936) Re · Regno d'Italia

5 centesimi · 1919 · Spiga 1° tipo · Roma · Ferro

5 centesimi di ferro, coniati nel 1919 a Roma · Ferro (Fe) 750‰ · ø 17 mm · peso 2 g · asse di conio a 180° · Rara

Dritto

VITTORIO  EMANVELE  III  RE  D'ITALIA

Testa del re volta a sinistra. Nell'esergo, sotto il collo, A • MOTTI.

Rovescio

Spiga raggiata, con foglia a sinistra, tra C., a sinistra, e 5 // 1919, a destra; più in basso, vicino al gambo, R.

Contorno

Godronato

5 centesimi · Spiga 1° tipo · Ferro

1527
1918 · Roma (R) · R · camera_alt
1528
1919 · Roma (R) · R · camera_alt
Altre informazioni

La spiga di grano raffigurata nei rovesci delle monete da 5 centesimi, sia del 1° sia del 2° tipo, rappresenta la feracità dell'Italia alma parens frugum; simbologia ispirata all'incisore capo Attilio Motti dalle antiche monete di Metaponto [MdF 1940, p. 24].

Tuttavia, presso il Museo della Zecca di Roma, è conservato un modello di Benedetto Pistrucci, realizzato in cera bianca su ardesia, di forma circolare, del diametro di 65 millimetri e spesso 1-2 millimetri, raffigurante una spiga di grano. Il modello in oggetto fu acquistato nel 1912 dal Museo Numismatico della Regia Zecca e da allora fu disponibile all'osservazione degli incisori della Zecca, quindi anche a quella di Motti. Il modello di Pistrucci è stato catalogato nel 1989 in una monografia del Bollettino di Numismatica [Pirzio Biroli Stefanelli I, p. 246, n. 392], dove è annotato che: "Pistrucci, ispirandosi alla monetazione di Metaponto, intendeva probabilmente utilizzare il modello per una moneta o una medaglia", ed è riprodotto nel relativo volume delle Tavole [Pirzio Biroli Stefanelli II, tav. n. 392]. La comparazione del disegno della moneta di Motti con il modello di Pistrucci, rileva la loro stretta somiglianza e che la prima si differenzia dal secondo solo per la forma della spiga più sottile ed allungata.

Negli anni della guerra del 1915-1918 la circolazione monetaria si fece sempre più critica, tanto da rendersi urgente una riforma mirata alla sostituzione delle monete in bronzo con monete in altri materiali. Nel gennaio del 1918 il ministero del Tesoro espresse le proprie preoccupazioni per il fatto che le monete di bronzo venivano incettate ed esportate su vasta scala, tanto che la minuta circolazione era diventata difficile e stentata. Tuttavia, si riconoscevano pure le fortissime difficoltà che avrebbe presentato una rapida sostituzione delle monete di bronzo con monete di ferro, che era il solo materiale allora disponibile. Vi era, inoltre, la consapevolezza che per via della legge fondamentale che la moneta cattiva scaccia quella buona (legge di Gresham), l'introduzione della moneta di ferro avrebbe accelerato l'esodo della moneta di bronzo [Lanfranco 1933a, p. 18].

In merito alla fabbricazione delle monete da 5 centesimi in ferro-nichel, del tipo "Spiga", Lanfranco [1933b, p. 131] riferisce che "La fabbricazione dei tondelli della lega ferro-nichel fu affidata dal ministero Armi e Munizioni alle Acciaierie Ansaldo di Cornigliano Ligure, per la preparazione delle billette, ed alle Acciaierie e Ferrerie Lombarde di Sesto Lombardo, per le successive operazioni di laminazione a caldo ed a freddo, tranciatura dei tondelli e cordonamento cioè orlettatura. Detta fornitura sarebbe dovuta essere di proporzioni imponenti, pari a più di un miliardo di pezzi da coniarsi in meno di un anno, e, per fronteggiare tale impresa, la zecca si attrezzò rapidamente con 50 presse monetarie celeri, delle quali 35 di piccola potenza, fatte costruire con urgenza dalle Officine Dubosc di Torino. Tuttavia, sia per le difficoltà tecniche manifestatesi nella fabbricazione dei tondelli che presentavano sulla superficie difetti che non era ben chiaro se dovuti ad impurità nella preparazione delle billette od a cattiva laminazione, a caldo ed a freddo, delle billette stesse, sia anche perché la coniazione presentava speciali difficoltà per il fatto che le impronte dei conî avevano un rilievo eccessivo, non adatto per una pasta dura come quella della lega ferro-nichel, la nuova moneta non poté essere emessa e dovette, dopo molte peripezie, essere abbandonata. Pertanto, gli esemplari coniati, ed in seguito deformati, debbonsi considerarsi come prove."

Tuttavia, non si può ignorare il fatto che le prove di questi 5 centesimi di ferro-nichel esistono e sono tutte datate 1918; queste monete, invece, che sono state coniate appositamente per la circolazione, presentano addirittura i primi due millesimi d'emissione 1918 e 1919. Infatti, non va sottovalutato il fatto che esse furono regolarmente autorizzate dal RD 2067/1918 che ne prescriveva la fabbricazione e l'emissione, che poi non avvenne per i motivi tecnici riscontrati nel corso della loro produzione, quindi non dipendenti da scelte di circolazione monetaria.

Queste monete, costituiscono la monetazione ufficiale e non le prove delle monete [Pagani 1957, p. 61, nn. 372-373] o, addirittura, le prove del progetto delle monete [Simonetti III, p. 200, nn. 264/1-2]. Infatti, in base al Verbale di emissione della Regia Zecca [31 dicembre 1918], a seguito di un sopraluogo effettuato dal Direttore, dal Capo Tecnico e dal Controllore Capo della Regia Zecca presso l'Officina Stampa, nella Cassa di Deposito, queste monete furono quantificate in 922.000 esemplari e riconosciute tutte emissibili; tuttavia, successivamente, la produzione fu sospesa a causa dei problemi tecnici e la quasi totalità del quantitativo prodotto fu deformato e distrutto. Pertanto, in tutta evidenza, non si tratta di prove o di progetti ma di monete che non furono emesse.

5 centesimi · 1919 · Spiga 1° tipo · Roma · Ferro

Stato scheda

Non completata

Oggetto emissione

Moneta

Tipo emissione

Non emessa

Nominale

5 centesimi

Valore unità monetaria

0,5 lire italiane

Tipo

1° tipo

Materiale

Ferro (Fe)

Titolo

750‰

Anno

1919

Diametro

17 mm

Peso legale

2 g

Peso reale

1,98/2,00 g

Asse di conio a

180° (ore 6)

Tipo del dritto

Testa nuda

Tipo del rovescio

Spiga

Legenda rovescio
Tipo contorno

Godronato

Zecca
Zecca sigla

R

Produzione

Coniazione meccanica con presse monetarie rapide

Incisore capo
MOTTI Attilio Silvio sigla

A MOTTI

Classe di conio

1ª Classe [nessun difetto di conio]

Rarità

Rara (R)

Normativa

Vittorio Emanuele III di Savoia (1900-1936) Re · Regno d'Italia

Serie

Stati italiani (dall'anno 800)

Monetazione

Regno d'Italia

Autorità

Vittorio Emanuele III di Savoia (1900-1936) Re

Dinastia

Savoia

Ramo

Carignano

Titolo

Re d'Italia

Ruolo

Re

Modalità

Legittimo

Politica

Stati indipendenti

Periodo unitario italiano

Unità monetaria

Lira italiana (17/07/1861 - 31/12/2001)

Tipi unità monetarie

Moneta effettiva (dal 17/7/1861 al 24/8/1862)

Moneta sussidiaria (dal 1914 al 1959)

Moneta sussidiaria (dal 24/8/1862 al 5/11/1878)

Moneta sussidiaria (dal 5/11/1878 al 1914)

Sistema ponderale
Unità ponderale
Anni

1901, 1902, 1903, 1904, 1905, 1906, 1907, 1908, 1909, 1910, 1911, 1912, 1913, 1914, 1915, 1916, 1917, 1918, 1919, 1920, 1921, 1922, 1923, 1924, 1925, 1926, 1927, 1928, 1929, 1930, 1931, 1932, 1933, 1934, 1935, 1936, 1937

Tipi emissione

Commemorativa

Necessità

Non emessa

Ordinaria

Per numismatici

Materiali

Argento (Ag)

Ferro (Fe)

Nichelio (Ni)

Oro (Au)

Rame (Cu)

Nominali

1 centesimo, Cu 960‰, 1 g

1 lira, Ag 835‰, 5 g

1 lira, Ni 975‰, 8 g

10 Centesimi, Cu 950‰, 5,4 g

10 Centesimi, Cu 960‰, 10 g

10 lire, Ag 835‰, 10 g

10 lire, Au 900‰, 3,2258 g

100 lire, Au 900‰, 8,799014 g

100 lire, Au 900‰, 32,258 g

2 centesimi, Cu 960‰, 2 g

2 lire, Ag 835‰, 10 g

2 lire, Ni 990‰, 10 g

20 centesimi, Ni 250‰, 4 g

20 centesimi, Ni 975‰, 4 g

20 lire, Ag 600‰, 20 g

20 lire, Ag 800‰, 15 g

20 lire, Au 900‰, 6,45161 g

20 lire, Au 900‰, 32,258 g

25 centesimi, Ni 975‰, 4 g

5 centesimi, Cu 950‰, 3,25 g

5 centesimi, Cu 960‰, 5 g

5 centesimi, Fe 750‰, 2 g

5 lire, Ag 835‰, 5 g

5 lire, Ag 900‰, 25 g

50 centesimi, Ni 975‰, 6 g

50 lire, Au 900‰, 4,399507 g

50 lire, Au 900‰, 16,129 g

Tipi del dritto

Aquila spiegata

Italia agricola

Italia seduta

Scudo sannitico

Semibusto in uniforme

Semibusto in uniforme col collare

Testa elmata

Testa nuda

Iscrizione dritto
Tipi del rovescio

Ape su fiore

Aquila romana

Aquila spiegata

Fante vittorioso

Fascio littorio

Giustizia su quadriga di leoni

Italia aratrice

Italia e Roma genitrice

Italia marinara

Italia su biga briosa

Italia su quadriga briosa

Italia su quadriga veloce

Libertà librata

Littore

Littore e Italia genitrice

Scudo triangolare

Spiga

Valore entro esagono

Valore entro semicorona di alloro e quercia

Valore su due rami di alloro

Legende rovescio
Tipi contorno

Con legenda

Godronato

Liscio

Legenda contorno
Zecca

Roma, R

Produzioni

Coniazione meccanica al "molinetto" con virola e cordone

Coniazione meccanica con presse monetarie rapide

Capi incisori

GIORGI Luigi, Senza marchio, Roma

GIORGI Luigi, L G I, Roma

GIORGI Luigi, L GIORGI I, Roma

GIORGI Luigi, L GIORGI INC, Roma

MOTTI Attilio Silvio, Senza marchio, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A M, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A M INC, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A MOTTI, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A MOTTI INC, Roma

SPERANZA Filippo, Senza marchio, Roma

SPERANZA Filippo, S, Roma

SPERANZA Filippo, SPERANZA, Roma

Modellisti

BISTOLFI Leonardo, [LB]ISTOLFI M (L B in nesso), Roma

BONINSEGNA Egidio, E BONINSEGNA M, Roma

BROZZI Renato, R BROZZI, Roma

CALANDRA Davide, D CALANDRA, Roma

CALANDRA Davide, D CALANDRA M, Roma

CANONICA Pietro, Senza marchio, Roma

CANONICA Pietro, P C M, Roma

CANONICA Pietro, P CANONICA M, Roma

MISTRUZZI Aurelio, MISTRVZZI, Roma

MORBIDUCCI Publio, P MORBIDVCCI, Roma

MOTTI Attilio Silvio, A MOTTI, Roma

ROMAGNOLI Giuseppe, Senza marchio, Roma

ROMAGNOLI Giuseppe, G R M, Roma

ROMAGNOLI Giuseppe, G ROMAGNOLI, Roma

TRENTACOSTE Domenico, D TRENTACOSTE, Roma

Gigante Fabio
Fabio Gigante
Monete del Regno d'Italia e delle sue Colonie
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